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Vuoti di Luna |
La Luna alle ore 11:15 del 19 Gennaio 2025 si trova nel 3º grado del segno della Bilancia (Luce Lunare Presente)
Prossimi Vuoti di Luna
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Cosa sono i «Vuoti di Luna»?
Ritratto di William Lilly,
astrologo inglese cui pare si
debba attribuire la teoria sui
vuoti di luna
Con l’espressione «vuoto di Luna» (in inglese «void of course» cioè letteralmente «vuoto nel percorso») si indica un lasso di tempo in cui il nostro satellite è (in un certo senso) privo di luce, senza effetto e forza magica.
Certamente chi opera in Magia è consapevole di quanto sia importante (anzi fondamentale) l’appoggio della Luna in tutte le operazioni dell’Arte.
Dunque quando si verifica un «vuoto di luna» è consigliabile evitare di lanciare incantesimi e sortilegi poiché l’esito di questi potrebbe condurre ad un insuccesso e alla conseguente perdita di tempo.
Perciò è molto importante sapere con largo anticipo quando si verificherà uno di questi momenti poco felici del corso lunare onde evitarli in modo da mettersi al riparo da spiacevoli inconvenienti.
Vediamo succintamente come si calcolano:
L’applicazione riportata in questa pagina calcola in tempo reale detti «vuoti di luna» seguendo (però) l’accezione semplificata della questione. Secondo questa concezione approssimativa il vuoto di luna sarebbe il momento in cui il nostro satellite si trova a transitare tra due segni zodiacali adiacenti.
In altre parole quando l’astro argenteo passa (ad esempio) dal segno del Toro a quello dei Gemelli allora accade che tra il 29º grado del Toro e il 1º grado dei Gemelli la luna sia vuota. Quindi essendo dodici i segni dello zodiaco dodici sono pure i presunti vuoti nell’arco dei 28 giorni del ciclo lunare.
Tuttavia riteniamo che questa semplificazione, sebbene molto pratica, non risulti poi di «vera efficacia» in quanto non è precisa e non restituisce la situazione reale del nostro cielo poiché nella realtà astronomica i vuoti si verificano in maniera «non ciclica» e dunque vanno calcolati di volta in volta, per cui è necessario imparare a calcolarli da sé.
A tale scopo, ecco qualche informazione circa la storia di questa teoria e le indicazioni per imparare a trovare e riconoscere i veri vuoti di luna così da evitarli o sfruttarli a proprio vantaggio.
Figura 1: La carta del cielo di Milano
in data 7 Luglio 2011, ore 18:00.
La Luna forma aspetti con Satuno,
Mercurio, Sole, Venere e Marte e si
appresta ad un momento di «vuoto»
«Un Pianeta è vuoto quando si è appena separato da un altro pianeta e non forma aspetto con qualsiasi altro pianeta durante la sua permanenza in quel segno: Ciò capita più frequentemente nella Luna; nei giudizi devi osservare attentamente se ella è vuota oppure no; raramente gli affari avanzano positivamente quando essa si trova in questo stato.»
Da questo breve estratto si evince che anche gli altri pianeti possono avere un momento in cui sono «vuoti», cioè inefficaci. Precisiamo che con il termine «pianeti» Lilly intende solamente i sette classici dell’astrologia: Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove e Saturno.
Sono esclusi Urano, Nettuno e Plutone come pure gli asteroidi (Chirone & Co) tanto gettonati dall’astrologia moderna.
Noi abbiamo deciso di seguire questo metodo nel calcolo dei vuoti di luna, conformandoci alla vera astrologia della tradizione esoterica; infatti, questi pianeti e i suddetti asteroidi essendo troppo lontani o piccoli hanno sul nostro mondo sublunare un influenza così scarsa da non meritare effettiva considerazione.
Dunque riepilogando, nel calcolare un vuoto di Luna andremo a vedere il momento in cui il nostro satellite compie uno o più aspetti (congiunzione, opposizione, trigono, ecc) con gli altri sei pianeti classici del sistema solare.
Se la luna, uscendo dal raggio d’aspetto con uno o più pianeti (equivalente a 9º gradi circa) è priva di aspetti durante il passaggio nei restanti gradi del segno zodiacale in cui transita è detta «vuota» fino alla sua entrata nel segno successivo.
Un esempio chiarificatore della questione appare obbligatorio, veniamo dunque alla pratica.
Consideriamo il cielo di Milano fissato sulla data 7 Luglio 2011, ore 18:00 (vedi Figura 1). La Luna si trova a transitare nel segno della Bilancia (13º07’) e forma congiunzione con Saturno, sestile con Mercurio (segmento Blu), quadrato con il Sole e Venere (linee in Rosso) e trigono con Marte (tratto Verde).
Come si vede in questo momento il nostro satellite può dirsi «pieno» poiché convoglia sulla terra i raggi luminosi degli astri cui è configurato.
Figura 2: La carta del cielo di Milano
in data 8 Luglio 2011, ore 15:48.
La Luna non forma più nessun aspetto
con gli altri pianeti. È «vuota» e lo
sarà sino alle ore 23:35 (ora locale)
Il giorno successivo (8 Luglio 2011) esattamente alle ore 15:48 la Luna, avanzando sempre nella stessa costellazione della Bilancia (a 25º e 27’), si viene a trovare in un punto in cui non forma nessun aspetto.
In questo momento si sta verificando un «vuoto di luna» che si protrarrà sino a quando il nostro satellite non uscirà dal segno della Bilancia, cioè sino alle ore 23:35 dello stesso giorno. (vedi Figura 2)
Perciò dalle 15:48 alle 23:35 dell’8 Luglio 2011 è necessario astenersi da qualsiasi tipo di operazione magica.
In generale possiamo dire che nulla di ciò che viene intrapreso in questo momento (programmi, viaggi, affari, ecc.) viene portato a termine poiché ogni cosa «inferiore», cioè che fa parte di questo mondo, è governata dalle «cose superiori» ovvero dall’influenza esercitata dalla Luna e dai pianeti.
Tuttavia, per una Legge Cosmica secondo la quale nulla nel cosmo è inutile, anche il Vuoto di Luna ha una sua utilità all’interno della meccanica dell’Universo, perciò ha anche i suoi lati positivi.
Uno di questi è l’opportunità di riflettere più a fondo su quanto abbiamo deciso di intraprendere o sull’azione magica che intendiamo attuare. Questa pausa di riflessione può evitarci decisioni avventate le cui conseguenze possono essere anche molto gravi.
Inoltre, rispettando il vuoto di luna diamo al nostro corpo, alla nostra mente e al nostro spirito modo di riposarsi e accumulare nuove energie, scoprendo così che il riposo ha valore quanto l’azione e che le due cose sono complementari e necessarie l’una all’altra.
Dunque nell’universo nulla va disprezzato ma tutto concorre all’«Armonia Universale» che ci avvolge e governa.
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